venerdì 23 ottobre 2009

Sul gruppo facebook: uccidiamo Berlusconi...

E' stata montata un'intera polemica sulla creazione di un gruppo Facebook che inneggia all'odio contro Berlusconi...la maggioranza ha proposto di denuciare i vari iscritti.

Giusto!

....inneggiare all'odio fomenta odio...

ma allora che si tolgano tutti i gruppi che inneggiano a qualsiasi tipo di odio...

Vanno forse bene quelli che predicano il rifiuto di zingari, rom, clandestini, extra-comunitari, omosessuali, neri, ebrei.......??

sabato 13 giugno 2009

La riscossa dell'acqua del rubinetto

Repubblica.it spiega con un articolo la rivincita dell'acqua del rubinetto di casa, ma anche di quella gasata fai da te (trattata con gasificatori comunali).
Ecco l'articolo:

http://www.repubblica.it/2007/07/sezioni/ambiente/acqua-sud/acqua-fai-da-te-/acqua-fai-da-te-.html

Tutto a discapito delle multinazionali dell'acqua in bottiglia che inquina e costa molto di più ai cittadini (pensate al consumo di gasolio per trasportare le bottiglie e ai costi di smaltimento delle bottiglie di plastica).
Una bella vittoria, vero?

sabato 6 giugno 2009

Il voto

Il voto è una conquista per la quale l'uomo ha combattutto per secoli....Ora che abbiamo questo giusto diritto non si può sottovalutarlo e non si può nemmeno evitarlo dato che esso è anche un dovere.

Mi rivolgo principalmente a quelli che per la prima volta andranno a votare ma anche a coloro che intendono astenersi, informatevi bene sulle persone che vengono candidate e sulle idee dei partiti che portano avanti.
Votare è un dovere e come tale va preso con serietà e responsabilità.

Non importa cosa si vota purché la scelta sia fatta con una vera convinzione e dopo un'accurata riflessione.

Cerchiamo tutti noi di sviluppare un senso critico nei confronti dei problemi e delle questioni che ci vengono presentate dai mezzi di comunicazione. Confrontiamo le diverse tematiche con le nostre idee vere, con le nostre credenze, con i nostri valori e con la nostra fede di qualsiasi genere essa sia. La politica non è priva di ideali, anzi, la vera politica si fonda sulle idee ed in coerenza con queste agisce. Non commettiamo l'errore di separe la politica dagli ideali.

La politica è infine un servizio che si presta alla comunità e sbagliano tutti quei politici che non la considerano tale. La democrazia permette l'elezione di determinati rappresentati che prendono le decisioni in nome della cittadinanza. Ma questa ha il dovere di interessarsi alle scelte dei politici e a trovare riscontro delle proprie idee nei rappresentanti eletti.

Le Europee non sono da sottovalutare. L'Europa è il futuro delle nazioni del nostro continente che solo unite possono contare qualcosa nel panorama politico e sociale internazionale. La tendenza all'unione è viva da diversi secoli ed è il destino inevitabile della storia dei singoli stati d'Europa, i quali, dopo lunghi periodi di guerre trovano la loro vera forza nella pace.

Pensiamoci tutti....per il potere della democrazia, per la pace e convivenza tra le persone e per lasciare un mondo migliore di quello che abbiamo trovato.

domenica 17 maggio 2009

A tutto... G.A.S.

Il gruppo Gio.Mo ha avuto il piacere di conoscere i G.A.S da vicino attraverso un incontro con Barbara coordinatrice del G.A.S. di Oderzo.

Che cos’è un G.A.S? Beh, il suo nome per esteso dice tutto quello che bisogna sapere: Gruppo di Acquisto Solidale. Questi gruppi sono presenti sul territorio dalla fondazione del primo a Fidenza nel 1994. Essi sono dei raggruppamenti di persone che stipulano un accordo basato sulla fiducia, col fine di acquistare insieme ma in maniera solidale. E’ proprio l’ultimo aggettivo che fa la differenza: solidale. Questo termine ha un valore grandissimo e tende a recuperare una dimensione che spesso al giorno d’oggi si dimentica. La solidarietà è essenziale dato che sottintende il mutuo e reciproco aiuto tra membri e verso i piccoli produttori.

Gli acquisti possono essere di vario tipo: frutta, verdura, pane, farina, alimentari, scarpe, vestiti…..ogni G.A.S. è libero di decidere che cosa acquistare insieme. Non ci sono regole standard ma ogni gruppo ha le sue.

Per reperire i prodotti si cercano dei piccoli produttori, e si instaura con loro un rapporto di fiducia e conoscenza reciproca. Ogni referente merceologico scelto all’interno del gruppo ha il compito di curare i rapporti con un determinato produttore, anche se tutti prima o poi devono conoscere ciascun fornitore.

E’ importante che l’intero G.A.S. si renda parte attiva nelle relazioni con i vari fornitori: ad esempio, possono essere organizzate, a cadenza anche annuale, delle visite nei luoghi di produzione per toccare con mano come avviene la produzione della merce acquistata. E’ non solo un modo per verificare la qualità della merce stessa, ma anche per valorizzare il lavoro svolto e superare i ruoli meramente commerciali di produttore e consumatore.

Partito l’ordine, si attende il suo arrivo tramite corriere o viene portato direttamente o lo si va a prendere. Il referente che avrà recuperato la merce poi provvederà allo smistamento agli altri membri del gruppo. Tutti sono coinvolti in un modo o nell’altro nell’attività e la collaborazione e la fiducia reciproca sono alla base.

Il G.A.S. può divenire anche un sistema complesso dell’agire, si può decidere fino a che grado spingersi nella varietà di acquisti.

Questi gruppi hanno molti obbiettivi. Essi vogliono recuperare un rapporto diretto tra produttore e consumatore che nel corso degli ultimi anni si è praticamente perduto a causa del sempre più crescente potere delle multinazionali, dei supermercati e dei centri commerciali. I G.A.S. vogliono un recupero dei prodotti locali, e ciò presuppone la conoscenza del prodotto, quindi un recupero di quelle conoscenze fondanti la tradizione agricola sempre più tra le competenze di una minor parte di persone. Questi gruppi cercano, inoltre, attraverso l’acquisto comune, di danneggiare di meno a livello di inquinamento, di rispettare le popolazioni più povere sfruttate a causa delle enormi quantità di risorse e hanno come scopo finale un sovvertimento dell’economia attuale. Obbiettivo utopico verrebbe da pensare, tuttavia, queste idee hanno potenzialmente la capacità di cambiare il modo di fare economia, sta alle persone decidere se consumare criticamente, se pensare a quelli che stanno peggio di noi, se riflettere sull’inquinamento e lo sfruttamento dell’ambiente che la “civiltà” occidentale produce.

Per ulteriori informazioni visita il sito: www.retegas.org

Il gruppo Gio.Mo.

lunedì 11 maggio 2009

giovedì 30 aprile 2009

Buon compleanno Gio.Mo!

Si avvicina il primo anniversario del nostro gruppo socio-politico. Il 2 maggio 2008 infatti è la data della redazione del primo verbale. Quella riunione si tenne al bar al Ritrovo: era più che altro un incontro di amici desiderosi di condividere un progetto comune e di poter concretizzare l’idea che anche i giovani si interessano ai temi sociali e politici.

La prima riunione aveva lo scopo di definire questo gruppo, una definizione del gruppo che andò avanti per mesi attraverso la stesura di una carta di principi condivisi iniziata dopo la pausa estiva. Per mesi ci siamo trovati con scadenza quindicinale lavorando ad una schiera di idee condivise ed a obbiettivi comuni e tale confronto ci ha rafforzato, ci ha permesso di conoscerci meglio nei modi di pensare, ci ha fatto scontrare, ci ha fatto a lungo dibattere…insomma, ci ha permesso di crescere insieme.

Alcuni di noi in questi mesi hanno partecipato o partecipano ad incontri di formazione politica e sociale: come la Scuola Politica e i Cantieri Sociali, organizzati dalla Diocesi di Vittorio e Veneto. Tutti noi abbiamo continuato e continuiamo ad impegnarci nello studio, nel lavoro e nell’associazionismo, portando all’interno di Gio.Mo le nostre competenze.

Fino ad ora abbiamo portato avanti una sola iniziativa, ovvero quella di divulgare a Motta l’invito della trasmissione radiofonica Caterpillar. Tale iniziativa, ormai celebre, si chiama “Mi illumino di meno”, e ci ha visti presenti in piazza a Motta per due mattine a distribuire volantini e lumini come segno di impegno a sprecare meno energia.

Ecco chi siamo: dei Giovani Mottensi, come tanti altri, ma che insieme abbiamo deciso di darci da fare e di impegnarci soprattutto per la nostra amata cittadina. Come gruppo non ci schieriamo con nessun partito politico e siamo pronti a condurre una battaglia sulle tematiche e sui problemi con occhio critico ed in coerenza con i principi espressi nella carta.

Ora che è passato quasi un anno, e abbiamo più volte definito cosa sia Gio.Mo ci troviamo all’atto pratico, al momento in cui tutte le idee, i buoni propositi, gli obbiettivi vanno concretizzati. Ancora non si sa cosa Gio.Mo si inventerà; molte cose sono in fase di analisi e riflessione (e bisogna dire che quella certo è una cosa che non ci manca) ma è sicuro che presto questo gruppo di giovani si farà conoscere e sentire.

Buon Compleanno Gio.Mo, con la speranza di poter festeggiare assieme molti altri anni.

Francesco Marchese

martedì 28 aprile 2009

Verbali 19 e 26 aprile

Inserisco i verbali del 19 e del 26 aprile 2009.
Verbale del 19 aprile 2009
Verbale del 26 aprile 2009

lunedì 20 aprile 2009

idea di lavoro

Ciao a tutti,

vi butto là un argomento/idea di lavoro che è venuta fuori oggi a riunione.
Il tema è: green revolution anche nelle nostre parti, a cominciare dalle nostre aziende.

Il nostro territorio se deve essere più pulito deve cambiare forma di produzione e gestione dell' energia e delle risorse naturali.
Dovremmo fare in modo che i nostri bisogni energetici non dipendano esclusivamente dal petrolio, applicare sistemi di risparmio di energia e riutilizzo delle risorse primarie (tipo acqua, aria, sole).
E' anche vero che una casa privata ha un certo impatto ambientale, ma è molto minore rispetto a quello di una ditta, una fabbrica.
Motta possiede una vasta e fervida zona industriale (mi pare che sia la 2a nel trevigiano): gran parte dei miglioramenti ambientali possono essere fatti sul profilo aziendale.

Bene o male tutti vogliamo vivere in un posto più pulito, più ecologico, più sano ed efficente.
Però quandovengono proposti sistemi ecologicamente alternativi alle nostre aziende, l'indifferenza è la risposta più comune.

Perchè? Il problema è un altro.

Molte delle ditte presenti nel nostro territorio (ma non solo, anzi direi che questo è il carattere dell'industria nazionale) sono composte da 10-15 dipendenti: medie o piccole imprese. I progetti aziendali per tali realtà non arrivano mai ad essere quinquennali, il loro budget è abbastanza limitato. Cambiare i processi produttivi costa. E sembra che siano poche le aziende in grado di migrare a nuovi e più moderne teconologie senza compromettere la loro sopravvivenza sul mercato. Tenedo conto che il più delle volte i clienti di tali aziende come pure la cittadinanza locale non è in grado di riconoscere il valore aggiunto di tali cambiamenti.

La domanda pertanto è: cosa è stato fatto e che cosa si può fare economicamente per rendere più verdi le nostre aziende?

Sarebbe percio' interessante coinvolgere gli imprenditori della nostra zona, gli amministratori locali e dei tecnici del settore industriale sensibili al tema verde per capire lo stato delle nostre aziende e cercare di individuare delle vie percorribili a basso rischio che valorizzino il territorio e le aziende stesse.

Cosa ne pensate?
Ne parleremo sicuramente la prossima riunione (che sarà il 26 aprile, giusto Fiammetta?), e potremmo anche decidere come prepararci per lavorare su tale argomento, magari inizialmente con una serie di interviste mirate, parallelamente ad una ricerca a livello di gruppo Gio.Mo su come stanno le nostre aziende in materia ecologica/utilizzo di risorse/utilizzo di energie rinnovabile per la produzione industriale, e poi dare vita ad un ciclo di conferenze.

Alla prossima!

giovedì 9 aprile 2009

Terremoto in Abruzzo

Se ne parla già da qualche giorno... E risparmiare quei famosi 400 milioni di Euro facendo Europee e referendum lo stesso giorno per aiutare la popolazione abruzzese?

lunedì 16 marzo 2009

Movimento 20 percento (dell'IRPEF)...

Qui (attenzione: è un documento pdf) trovate un documento interessante, proposto dai sindaci del Veneto e condiviso ampiamente tra le varie parti politiche.

mercoledì 11 marzo 2009

Due dubbi sul piano casa del governo

«[...] La norma non aiuta la riqualificazione delle parti più degradate delle città, mentre concorre a rafforzare le tendenze dello sviluppo territoriale di questi anni [...]»

«[...]La norma beneficia principalmente la proprietà, non l’impresa. La norma distribuisce rendita, ed è tutto da dimostrare che una simile decisione vada a premiare le imprese più innovative e capaci, quelle che da una crisi come quella attuale meriterebbero di uscire più solide e forti. La proprietà, ad esempio, potrebbe limitarsi a incassare il plusvolume in attesa di tempi migliori (i valori dei terreni sono legati a quelli delle abitazioni), oppure far pagare a prezzo pieno il volume edificabile percepito con effetti discutibili sulla distribuzione del valore, più da società ancien régime che da economia liberale centrata sull’impresa.»

(da www.firstdraft.it)

domenica 8 marzo 2009

La Festa della donna

"In fondo, la celebrazione dell’8 marzo riguarda soprattutto il lavoro, perché ricorda la vicenda di 129 operaie morte per aver scioperato contro le condizioni terribili cui erano costrette." (Elisabetta Ambrosi, su Europa)

giovedì 5 marzo 2009

Nuovamente sul referendum

“Il governo vuole che si voti in due date distinte per non far passare il referendum al quale la Lega è ostile. Votiamo in una sola data. Sono certo che la maggioranza ci accuserà di demagogia come fanno per tutte le nostre proposte, ma noi presentiamo numeri precisi. La sicurezza è un tema che hanno sventolato in campagna elettorale ma i fatti sono questi: tre miliardi di tagli in tre anni, 500 vetture ferme per le riparazioni. Noi lanciamo una proposta al governo: si voti il 7 giugno, abbinando il referendum alle elezioni, e i 400 milioni di euro che cosi' verranno risparmiati, vengano destinati alla sicurezza: per la benzina, per riparare le auto, per assumere 5000 agenti" (Dario Franceschini, segretario del Partito Democratico, oggi)

lunedì 2 marzo 2009

Ancora sul Referendum

Sembra incredibile ma c’è il fondato sospetto che, pur di salvaguardare gli equilibri politici interni al centrodestra, il governo preferisca escludere dall’”election day” delle europee e delle amministrative previsto il 6-7 giugno 2009 il voto sul referendum abrogativo dell’impopolare “legge-porcata”. Rinviare il referendum in solitudine a una data successiva, significa naturalmente garantirsi il mancato raggiungimento del quorum (50% degli aventi diritto al voto). Ma significa anche sobbarcare all’erario pubblico una spesa aggiuntiva che il sito www.lavoce.info calcola, al ribasso, in 400 milioni di euro.
Il conto è presto fatto: pur di assecondare l’opposizione della Lega, che in caso di vittoria dei “Sì” dovrebbe scegliere se presentarsi nelle liste Pdl o vedere assottigliata la sua rappresentanza parlamentare, si preferisce dissipare una quantità di denaro equivalente allo stanziamento della “social card” per i cittadini più poveri.
Bella prova di democrazia e di sensibilità per le fasce deboli della popolazione, vero? Verrebbero letteralmente buttati via 400 milioni di costi strutturali, più le altre spese indirette collegate, all’unico scopo di impedire che un referendum già convocato grazie alle firme di 800 mila cittadini (di entrambi gli schieramenti politici) possa conseguire il quorum.
Lo spreco di risorse pubbliche farebbe così il paio con uno smaccato scippo di democrazia. Altro che le favole sui tagli dei costi della politica. La salvaguardia della casta nordista, senza alcuna giustificazione presentabile, si manifesterebbe come uno sberleffo mentre il governo è impegnato nel difficile reperimento di fondi da destinare al sostegno delle famiglie e delle imprese.
(Gad Lerner, da La Repubblica del 1 marzo 2009)

giovedì 26 febbraio 2009

Votare...

"Abbiamo in questo momento tre obblighi elettorali: elezioni europee, amministrative, referendum sulla legge elettorale. Il buon senso suggerisce di accorparle in un'unica scadenza. Ma il Governo ha deciso di abbinare in un'unica data soltanto le prime due consultazioni. E appare intenzionato a far tenere in data separata il voto referendario. Votare un altro giorno comporta un costo per la collettività di circa 400 milioni di euro. In tempi difficili come questi sarebbe bene utilizzare tali risorse per altri scopi."
(da www.lavoce.info)

venerdì 6 febbraio 2009

24 Consigli per Consumare meglio e Guadagnarci Tutti

Eni 30%: piccole regole di risparmio energetico per guadagnarci tutti

L' Eni, Ente Nazionale Idrocarburi, promuove fin dallo scorso maggio una lodevole iniziativa nei confronti del risparmio energetico. La compagnia petrolifera nazionale ha infatti lanciato una vasta campagna pubblicitaria sui principali media dallo slogan: "Eni 30%: consumare meglio, guadagnarci tutti".
L' iniziativa punta a ridurre gli sprechi energetici proponendo 24 regole base utili a limitare il consumo di energia. Eni sottolinea che applicando meticolosamente questi semplici consigli una famiglia media composta da 4 persone sarebbe in grado di ridurre fino al 30% il proprio
fabbisogno energetico.
L' iniziativa vuole catturare l' attenzione dell' opinione pubblica dimostrando che un consumo energetico responsabile ha in sé il duplice vantaggio di rendere un servizio utile all' ambiente e di diminuire la spesa energetica che grava sempre di più sui bilanci delle famiglie italiane. Riportiamo di seguito le 24 regole proposte dalla compagnia petrolifera suddivise per aree tematiche: Clicca qui

lunedì 2 febbraio 2009

Gio.Mo. sostiene m'Illumino di Meno

Gio.Mo. sostiene e promuove:

M’ILLUMINO DI MENO 2009

Giornata del Risparmio Energetico

- 13 febbraio 2009 -

Per il quinto anno consecutivo Caterpillar lancia per il 13 febbraio 2009 M’illumino di meno, la grande giornata di mobilitazione internazionale in nome del risparmio energetico.

Dopo il successo delle passate edizioni, i conduttori Cirri e Solibello chiederanno nuovamente agli ascoltatori di dimostrare che esiste un enorme, gratuito e sotto utilizzato giacimento di energia pulita: il risparmio. L’invito rivolto a tutti è quello di spegnere luci e dispositivi elettrici non indispensabili il 13 febbraio 2009 dalle ore 18.

Nelle precedenti edizioni M’illumino di meno ha contagiato milioni di persone impegnate in un’allegra e coinvolgente gara etica di buone pratiche ambientali. Semplici cittadini, scuole, aziende, musei, gruppi multinazionali, società sportive, istituzioni, associazioni di volontariato, università, commercianti e artigiani hanno aderito, ciascuno a proprio modo, alla Giornata del Risparmio. Lo scorso anno il “silenzio energetico” coinvolse simbolicamente le piazze principali in Italia e in Europa: a Roma il Colosseo, il Pantheon, la Fontana di Trevi, il Palazzo del Quirinale, Montecitorio e Palazzo Madama, a Verona l’Arena, a Torino la Basilica di Superga, a Venezia Piazza San Marco, a Firenze Palazzo Vecchio, a Napoli il Maschio Angioino, a Bologna Piazza Maggiore, a Milano il Duomo e Piazza della Scala ma anche Parigi, Londra, Vienna, Atene, Barcellona, Dublino, Edimburgo, Sofia, Palma de Mallorca, Lubiana si sono “illuminate di meno”, come altre decine di città in Germania, in Spagna, in Inghilterra, in Romania.

Anche grazie al contributo di ANCI e ANPCI nella diffusione capillare dell’iniziativa, molte città italiane si sono mobilitate per coinvolgere i comuni gemellati all’estero: un passaparola virtuoso che ha consentito di spegnere luci davvero in ogni parte del mondo. Dopo il successo europeo dell’edizione 2008, per il 2009 vorremmo dar spazio non solo alle istituzioni ma anche ai cittadini d’Europa, invitando tutti, insegnanti, sportivi, professionisti, associazioni, a creare gemellaggi inediti tra categorie o tra singoli individui diffondendo la campagna di sensibilizzazione oltre confine.

La campagna di M’illumino di meno 2009, che ha ottenuto il patrocinio del Parlamento europeo per il secondo anno consecutivo, inizia il 12 gennaio e si protrarrà fino al 13 febbraio, dando voce al racconto delle idee più interessanti e innovative, in Italia e all’estero, per razionalizzare i consumi d’energia e di risorse, dai piccoli gesti quotidiani agli accorgimenti tecnici che ognuno può declinare a proprio modo per tagliare gli sprechi.

Sul sito è possibile aderire all’iniziativa, precisando quali iniziative concrete si metteranno in atto nel corso della giornata, in modo che le idee più interessanti e innovative servano da esempio e possano essere riprodotte. Nella sezione INNO si può scaricare il brano di Frankie HI NRG MC, colonna sonora ufficiale di M’illumino di meno, e reinterpretarlo a piacimento inviandoci il risultato delle vostre rielaborazioni.

La redazione di Caterpillar

millumino@rai.it
www.caterpillar.rai.it


Buone abitudini per il 13 febbraio (e anche dopo!)

1. spegnere le luci quando non servono

2. spegnere e non lasciare in stand by gli apparecchi elettronici

3. sbrinare frequentemente il frigorifero; tenere la serpentina pulita e distanziata dal muro in modo che possa circolare l’aria

4. mettere il coperchio sulle pentole quando si bolle l’acqua ed evitare sempre che la fiamma sia più ampia del fondo della pentola

5. se si ha troppo caldo abbassare i termosifoni invece di aprire le finestre

6. ridurre gli spifferi degli infissi riempiendoli di materiale che non lascia passare aria

7. utilizzare le tende per creare intercapedini davanti ai vetri, gli infissi, le porte esterne

8. non lasciare tende chiuse davanti ai termosifoni

9. inserire apposite pellicole isolanti e riflettenti tra i muri esterni e i termosifoni

10. utilizzare l’automobile il meno possibile e se necessario condividerla con chi fa lo stesso tragitto.

E ricordati di spegnere tutte le luci e i dispositivi elettrici non indispensabili venerdì 13 febbraio alle ore 18.00!

mercoledì 28 gennaio 2009

Ambiente e Sostenbilità

...sono due documenti usciti dalla conferenza internazionale di Rio 1992 e riguardanti l'uno il piano d'azione a livello locale, l'agenda 21 che molti comuni italiani hanno già adottato. L'altro è la dichiarazione e di fatto una vasta definizione di che cosa significhi sviluppo sostenibile.
Penso che potrebbe essere una lettura
interessante...
Enrico

I documenti potete trovarli qui

lunedì 12 gennaio 2009

Welcome...

Benvenuti nel Blog del Gruppo Gio.Mo.

Per info scrivete a gruppo.gio.mo@gmail.com